Ho ammirato l’armonia di un
viso
che si stagliava nel cielo
di un pianoro sconfinato,
immerso nell’infinito.
Lo baciava un sole tiepido
e lo accarezzava un leggero fruscio
di vento
che faceva stormire le foglie
e le alzava appena i capelli.
Mi unii al sole ed al vento
e i miei occhi abbracciarono i
suoi
in un amplesso
pregno d’amore.
Piedimonte, anno 1995